Diario (Cristian Zani)

16 gennaio 1917
Quel giorno faceva freddo,tanto freddo era una giornata in pieno inverno, eravamo al fronte del ghiacciaio Presena e io dovevo per forza mangiare qualcosa di caldo,dopo un mese senza mangiare un pasto caldo,quel giorno i rifornitori ci fecero una sorpresa fantastica ci portarono la minestra di riso, una brodaglia un pò schifosa,ma in quei giorni avrei mangiato di tutto. Tutti i soldati del mio commilitone apprezzarono e ben presto i rifornitori ci diedero anche il bis.

24 febbraio 1918
Quando sono arrivato all’ospedale da campo di Stadolina urlante impressionai molte infermiere appena arrivate,che erano state appena reclutate,arrivai con ferite su tutto il corpo vari tagli sulla testa,una ferita da granata sul ventre che mi sono procurato quando gli austriaci nascosti nella neve ci tesero un imboscata dove spuntarono dalla neve davanti ai nostri occhi,tirarono una granata nel forte che si nascose nella neve dove io non riuscii a trovarla e a rilanciarla ero steso a terra dopo un colpo di striscio e questa granata era a qualche metro vicino a me.