Il corpo del soldato Nonelli (Davide Del Bono)


Mentre io, Mirco e Carlo eravamo a fare un escursione sul ghiacciaio dell'Adamello, Carlo sprofondò nella neve fresca procurandosi una ferita alla gamba. Noi cercammo di chiedere aiuto ma li non c'era campo e poi avevamo dimenticato la sonda a valle, dentro alla macchina del papà di Mirco. Cercammo riparo ai piedi della montagna. Ad un certo punto,dopo lungo tempo di ricerca, trovammo una grotta naturale tutta ghiacciata. Noi subito entrammo e accendemmo un fuoco con la poca legna trovata nei paraggi. Mentre cercavo legna,pestai una cosa viscida. Nel pestarla mi sporcai di un liquido blu,tendente al nero. Subito mi chiesi da cosa poteva essere uscito quel liquido vomitevole. Mi misi a scavare, ad un certo punto capii che era un corpo di un soldato e corsi a dirlo agli altri. Appena gli dissi l'accaduto loro non ci credettero e si misero a ridere. Allora dissi a Mirco dove era avvenuto il fatto e andò lui stesso. Appena lo vide si spaventò a morte. Appena arrivò nella grotta ci disse che quel corpo era tutto nero senza occhi e secondo lui in putrefazione. Disse anche che aveva paura e che volevamo tornare a valle. Il problema era che Carlo era ferito alla gamba e non riusciva ad appoggiarla. Allora io e Mirco cercammo legni di grossa dimensione per costruire una sorta di slitta e portare a valle anche Carlo trainandolo. Costruita la slitta partimmo con molta calma verso la valle. Arivati a valle corremmo verso la macchina per informare il papà di Mirco e chiamare l'ambulanza per la gamba di Carlo.