Diario di Giuseppe (G. Maroni)

13 dicembre 1916

caro diario,
siamo in ghiacciaio, c'è moltissimo vento e se continua a nevicare così le nostre trincee sarano coperte. È dificile combattere perchè gli austriaci ci stano sopra e tiranno granate senza sosta.
Io non credo di resistere ancora un po' perchèla guera mi sta per uccidendo moralmente. Ho paura e non soporto a vedere morire così inutimente così tanti soldati. Li sognio anche la note.
Stiamo scavando linee per difesa nuove.
Sono sempre più sconfortato e vorei andarmene da qui.
Ligene è scarsissima, ho fame e tremo come le folie di autuno.
Avrei tanta volia di una cioccolata calda, ma mi acontenterei di un pezetto di pane morbido, quello che ci dano qui è duro e non a sapore.
La guera sta uccidendo trope persone, ingiustamente.
Spero che i generali capiscano che la guera non serve. Non c'è un secondo in cui non si teme che una disgrasia capiti.
I generali sacrificano uomini come se nula fosse.
Speriamo tutto si finisca più presto.

Giuseppe