Davide Nonelli, diario (Davide Del Bono)

20/02/’15
L’arrivo del rancio fu la cosa più bella della giornata,tutti i soldati compreso me,felici più che mai, pronti per mangiare cibo caldo ormai dimenticato da mesi. Non è il massimo ma il rancio è molto energetico,e in queste circostanze di vita è un pranzo da prima linea.



12/03/’16
Attacco a sorpresa da parte degli Austriaci. Mi misero in mano un fucile e mi dissero di assaltare. Io avevo molta paura di morire ma mi feci coraggio. Iniziai a correre senza sapere dove andare visto il fumo che c’era. Ad un tratto iniziai a sentire il rumore dei colpi delle mitragliatrici austriache e i miei compagni iniziarono a cadere uno dopo l’altro come birilli. Ma i colpi arrivarono anche a me: mi ferirono a una spalla. Mentre caddi a terra vidi di sfuggita che c’era qualcosa di strano: non avevo più il braccio. Cessati i colpi delle mitragliatrici austriache due soldati uscirono dalla trincea e mi presero strusciandomi fino alla tenda di primo soccorso nel lettino a fianco a un mio amico bendato dai piedi al fianco per colpa di una esplosione di granata. Subito arrivarono due signorine che mi fasciarono tutto il busto. Avevo l’impressione di essere morto.