Lettera del soldato Giovanni (Giulio Mottinelli e Giulia Maroni)

31 ottobre 1915
Caporetto




Carissima moglie,
sono stato davvero molto contento di avere ricevuto una risposta alle lettere precedenti e spero risponderai anche a questa.
Volevo comunicarti il mio ottimo stato di salute e desidero questo anche per te e tutta la famiglia, soprattutto per le bimbe.
La guerra procede bene e sembra essere dalla nostra parte, sono felice di poter combattere per la patria.
Siamo impegnati giorno e notte e non riusciamo a riposare tranquilli, ma non possiamo dire di stare male. Ora sono al riparo in una piccola grotta, con un mio compagno e sto approfittando di questo momento di apparente tranquillità.
Finalmente oggi ci hanno portato del riso caldo, come succede ogni sei giorni.
Ho tutto il necessario per vivere e la vita al fronte continua.
Domani attaccheremo e non vedo l'ora di sentire grido ”Savoia” rimbombare vittorioso.
Le bimbe come stanno? Hanno iniziato la scuola?Il fratello Giuseppe sta bene?
Non posso non pensare al giorno in cui, vittorioso, tornerò a casa e abbraccerò te e le mie bimbe, poi vi racconterò storie di questa lunga guerra.
Mi mancate davvero tanto.
Ti chiedo cortesemente di ricordarmi sempre nelle tue preghiere, come faccio io per te e tutta la famiglia.
Stasera costruiremo una nuova trincea.
Saluta tanto la mamma e dalle un grosso bacio e dille che sto bene, di non preoccuparsi e ti prego di prenderti cura di lei.
Saluta anche il fratello Giuseppe, la mie adorate bimbe e tutta la famiglia.
Aspetto presto notizie.
Un bacione. Mi mancate.


Tuo Giovanni.