( a cura di Elena Cesari, insegnante)
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L’idea
è stata quella di raccontare la storia di tre soldati caduti in
guerra, uno di Temù, uno di Pontagna e uno di Villa Dalegno; la
scelta è stata casuale e i nomi sono stati trovati sui monumenti ai
caduti presenti in ogni paese.
Ci
siamo chiesti chi fossero quelle persone, se siano ancora ricordate
da qualcuno, se i loro discendenti vivano ancora qui, quali siano le
tracce che hanno lasciato della loro vita, quali le loro vicende in
guerra.
Nel
corso della ricerca abbiamo appreso la storia dei fratelli Calvi,
attraverso lo spettacolo teatrale “Guerra Fango Pace” al quale la
classe ha partecipato e ci è sembrato coerente inserirla nel
nostro lavoro.
Inoltre
Tommaso Lazzarini, uno degli alunni, ha conosciuto il nipote di un
soldato che ha combattuto entrambe le guerre mondiali e che ha
lasciato numerose lettere; ha ricevuto in regalo alcune di esse, le
ha trascritte e ha aggiunto il suo lavoro a quello della classe.
Come
fonti abbiamo usato le testimonianze orali dei discendenti, l'albo
d'oro dei caduti, i documenti di archivio, le fotografie e i diplomi
ritrovati nei cassetti dai parenti, la toponomastica locale, le
lettere raccolte nel libro “Io sono di buona salute come spero
anche di voi e di tutti...”
Questa ricerca è il primo tassello di conoscenza della Prima Guerra Mondiale per i miei alunni di quinta elementare; il tema sarà sicuramente ripreso e ampliato in altri ordini di scuola, nei quali sarà possibile affrontare anche temi di geopolitica e di economia legati al primo conflitto, non considerati in questo lavoro.
A
me sembra significativo avere iniziato il percorso dalla
ricostruzione della storia di alcune persone nate in Valle Camonica,
muratori e contadini dei nostri paesi, partiti nel 1915 per fare i
soldati e quasi subito caduti in combattimento: sono stati partecipi
di un evento tragico, che ha cambiato il loro destino e quello del
mondo. La storia non la fanno solo i potenti, la storia la facciamo
tutti noi, (a volte subendo le decisioni di altri) ed esserne
consapevoli è importante.